Filosofia
Del Modding:
La
filosofia del Modding è radicata all'interno di quella Hacker,
e da questa partirò per esporre la mia tesi. To Hack, in inglese,
significa letteralmente rompere, smontare, e per questo nell'ambiente
dei patiti di informatica dei primi anni '70 quelli che esploravano
le funzioni più recondite degli elaboratori ed il modo di sfruttarle
in tutti i modi possibili iniziarono ad autoaffibbiarsi il nomignolo
di Hackers, nick poi esteso anche a tutti coloro che si industriano
per esaminare, smontare, capire e rielaborare qualsiasi cosa che abbia
un minimo di contenuto tecnologico, o meglio, una quantità
di elementi che interagiscono tra di loro tramite meccanismi modificabili
a piacimento per realizzare funzioni del sistema anche estremamente
diverse da quelle per le quali il sistema stesso era stato concepito.
In questo senso è considerabili un Hacker anche chi si diverte
a smontare la falciatrice per studiarne la costituzione interna o,
addirittura, per modificarne il funzionamento. In questo senso, i
Modders sono una particolare branca degli Hackers che si occupa di
modificare il proprio pc aumentandone le prestazioni con l'overclocking
e realizzando sistemi di raffreddamento a liquido o tramite modifiche
estetiche od anche con l'aggiunta di sistemi di controllo/visualizzazione
aggiuntivi realizzati artigianalmente od acquistati (anche se ritengo
che un modding artigianale sia più incisivo ed interessante
di uno acquistato, anche se molto spesso di qualità estetica
e progettuale inferiore). Un modder affronta il proprio lavoro come
un momento creativo e di divertimento, unendo capacità manuali
e conoscenze elettroniche/informatiche con uno spirito artistico ed
ingegnoso.
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